Il brindisi di capodanno delle società remiere sulle spiagge del Ticino

Primo gennaio 2019“Chi (ben) comincia…”

I canoisti, si sa, appena possono non perdono occasione per farsi una pagaiata… anche se l’occasione si presenta in pieno inverno, con temperature da quasi congelamento e dopo essere rincasati all’alba, accolti da un avvolgente nebbione. E, allora, quale miglior pretesto di quello offerto dal tradizionale brindisi, che vogatori e pagaiatori pavesi organizzano ogni primo gennaio in riva al Ticino, per inaugurare il nuovo anno? Sebbene le ore di sonno siano poche, al richiamo di Violo e Ivo, il ciffonauta è sempre pronto.  Poichè il brindisi è previsto per le 15-15.30 e poichè la spiaggia del Lido la si raggiunge in 20 minuti, l’appuntamento è per le 14.30 al capannone. Passata la delusione di chi, presa sul serio una battuta del giorno prima, pensava di avere un posto riservato in gommone (sì, certo, magari gonfiato a soli polmoni dal Violo, la mattina di capodanno…), in pochi più di una dozzina, tra giovanissimi in ciabatte e non, iniziamo a prepararci per l’imbarco. Chi non se la sente di prendere del freddo gratis, decide di raggiungere il falò a piedi, ma dovrà essere lesto: ci si mette di meno via fiume! E la paura di non trovare più una sola fetta di panettone è tanta, che Roberta, tra questi, parte, dimenticandosi di avere con se’ le chiavi dell’auto in cui sono custoditi (solo): pagaia, paraspruzzi, giacca d’acqua e moffole del Ricky… inizio perfetto per il nostro campione! Insomma, partenza in grande stile ciffonautico. Ma, niente problema, il CUS è pieno di risorse e, in men che non si dica (che non si dica cosa non l’ho mai capito, ma non importa, i problemi ora sono altri) ecco trovati pagaia e paraspruzzi sostitutivi, mentre, per giacca e guanti, Riccardo è talmente impaziente di incontrare Roberta sull’altra sponda, che decide di risalire senza (il duro allenamento quotidiano l’ha reso una vera roccia). E via che si parte, in fin dei conti non fa nemmeno troppo freddo (siamo pur sempre sopra lo zero) e ci consola sapere che, ad aspettarci sulla spiaggia, ci sono amici, spumante, pandoro/panettone: cosa desiderare di più? Giunti sulla spiaggia, la merenda inaugurale in riva al fiume trascorre in un’atmosfera gioviale, come piace a noi, tra auguri, cin cin e foto di gruppo. Tra un bicchiere di grappa e un dolcetto al cioccolato, chi resta non disdegna nemmeno dell’ottima insalata russa che, in mancanza della crema al mascarpone, qualcuno ha il coraggio di spalmare sul panettone, non scherzo, dicendo pure che l’abbinamento sia “buono” (non metto nemmeno le iniziali, per pura pietà).

Ma, giusto il tempo che il sole, fino a questo momento non ancora pervenuto, faccia timidamente capolino tra le nubi, per lasciare il posto alla prima luna dell’anno, ed è già ora di ritornare. Per fortuna ci aspetta una calda, anzi, bollente, doccia al CUS seguita da un bel thè.

Mauro Benedetti

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