ATTIVITA’ SPORTIVE – NUOVE DIRETTIVE DPCM 4 novembre

Carissimi Tesserati
sarete certamente già al corrente delle nuove restrizioni previste dal DPCM del 4 novembre in materia di attività sportiva. Nella nostra regione da domani 6 novembre non sarà più possibile praticare presso i centri sportivi le attività che non sono classificate dal CONI come attività di interesse nazionale.

Saranno dunque sospese tutte le attività di fitness che nell’ultima settimana si sono svolte all’aperto, e non sarà possibile proseguire neppure il Corso Multisport che si rivolge ai più giovani.

Sino all’ultimo, pur fra molteplici difficoltà legate al pieno rispetto delle normative vigenti, il CUS ha cercato di mantenere attive queste proposte spinto soprattutto dalla valenza sociale intrinseca in queste iniziative. Ora dobbiamo necessariamente interromperle e limitarci ad una offerta a distanza, pronti a riprendere le attività appena possibile.
Allo stato attuale l’unica certezza sembra essere la chiusura per le prossime due settimane, a meno di un intervento di Regione Lombardia che sia approvato dal Ministero della Salute. Al termine di questo periodo la situazione del contagio in regione sarà riesaminata e capiremo se sarà possibile riprendere almeno alcune attività.
Proprio per questa incertezza, unita al fatto che al momento attuale non sono state ancora pubblicate indicazioni governative, ad oggi il CUS non è in grado di fornire informazioni certe in merito alle forme di rimborso previste per il mancato servizio. Non appena sarà possibile sarà nostra cura informarvi inviando una e-mail all’indirizzo che avete indicato in segreteria al momento dell’iscrizione.

Gli atleti che partecipano all’attività federale sono invitati a fare riferimento ai propri tecnici per aggiornamenti tempestivi.

Proseguiranno, invece, le attività on-line, aperte a tutti i tesserati CUS e agli universitari del nostro ateneo, che si svolgeranno secondo un programma sempre più ricco che sarà nostra cura comunicarvi già nelle prossime ore tramite questo sito.

Stefano Ramat