Big Jump 2019 – Fra tuffi e pagaiate

Non ho mai fatto il Big Jump, ma dicono tutti essere una bellissima manifestazione quindi, pronti via, buttiamoci anche in questa nuova avventura. Ore 7.00 in punto arriva Tiziana a lasciare la macchina a casa nostra e subito ci avviamo a prendere Sammy a Trovo. Ma dove cavolo abita???? Fermi a decidere su dove andare, vediamo tre tizi seduti al bar della “piazza principale”, che, vedendo le canoe sul tetto della macchina, ci indicano la strada, come se sapessero chi stiamo cercando…beh, quanti saranno quelli che vanno in canoa in quel buco di paese? Solo Sammy! Caricato andiamo verso il ritrovo, il Camping Playa Verde di Galliate, dove subito troviamo uno degli organizzatori che ci assicura un posto per le nostre canoe sul carrello, e per noi sul pullman che ci porterà alla partenza. Poco dopo arrivano Sandro e Laura con la “pocahontas”, la bellissima canadese rossa. La delegazione CUS è al completo: Andrea, Paola, Tiziana, Sammy, Laura e Sandro. Prima però ci vuole un bel caffè e una capatina in bagno. Tiziana andiamo! La signora del bar sembra ancora dormire. Tiziana chiede un succo di frutta e lei risponde “vuoi le sigarette?”.  Va beh… E poi ce la vedete Tiziana fumare??? Arrivano gli altri partecipanti e, caricate canoe e umani, via veloci verso la Diga del Panperduto. Una volta arrivati, troviamo già le nostre canoe scaricate e subito ci imbarchiamo, attirati dal bellissimo specchio d’acqua creato dalla diga.
Il tempo di qualche foto, qualche spalmatina di crema in faccia con tanto di specchietto per il trucco (vero Tiziana? Ti mancava solo un po’ di rimmel ed ombretto…) e ci appostiamo all’apertura del primo blocco della diga. Eccolo, si apre e solo per noi! Bellissimo! Tutti dentro prima che si richiuda. L’acqua inizia ad abbassarsi per raggiungere il livello oltre la seconda porta che sbarra la diga. Aperta anche questa ci dirigiamo nel canale che ci porta al fiume principale. Tutti ci guardano dalla ciclabile che scorre a lato e ci scattano foto…ci sentiamo quasi dei VIP! E in effetti a quanti capita di essere lì in canoa e avere una diga che si apre solo per te, e che per di più, solo per l’occasione, libera acqua per darci la possibilità di scendere il fiume più agevolmente? Meglio che essere VIP! Poco dopo ci fermiamo per una visita guidata della diga che porta il nome di Villoresi, l’ingegnere che la progettò per dare acqua a tutte le campagne da lì fino a Milano (e toglierla aimè al Ticino…). Molto interessante la storia che ci racconta la nostra guida.
Riprendiamo le nostre canoe e le portiamo a mano sull’altro letto del fiume. L’inizio non è dei migliori: sassi che sbucano ovunque, canoe che si incastrano con le canadesi, il barcè che viene trascinato a forza. Ma tra una spinta con le mani e una pagaiata sulle rocce prendiamo la prima rapida e iniziamo la discesa. Wow! Bellissimo! Il fiume è un susseguirsi di tratti di acqua piatta, verde cristallina, degna del film “Laguna blu” e tratti adrenalinici, dove le rapide ti avvolgo e l’acqua ti investe all’improvviso. Bellissimo! Sembra di stare al parco dei divertimenti!
Ma Tiziana dov’è? In lontananza si vede una canoa di traverso. Niente paura. Prontamente Sammy in canoa e Sandro di corsa tornano ad aiutarla. Ma cosa hai fatto? Ti sei incravattata! Tiziana ti piaceva così tanto quella roccia? Volevi portartela a casa? Di nuovo imbarcata, ci raggiunge e dopo varie prese per il c… e risate generali, riprendiamo la discesa.
Da veri Ciffonauti (e anche un po’ asociali…) siamo sempre alla testa del gruppo, con Sandro che inneggia “il CUS di Pavia è il meglio che ci sia!”. Ed è il meglio anche per quanto riguarda l’ambiente: Sandro recupera dal fondo del fiume un pezzo di barca distrutta e lo porta fino al primo stop, quello del pranzo.
Tutti lasciano le canoe sulla spiaggia e si dirigono verso l’interno, ma l’acqua è troppo invitante e noi optiamo per un bel bagno prima di mangiare (vuoi farlo dopo, con il mangiare sullo stomaco? nooooo!). Foto, tuffi, risate…ci giriamo e…il deserto, non c’è più nessuno! E ora dove andiamo? La vegetazione è fitta e i sentieri da percorrere tanti. Quale seguiamo?  Ci addentriamo nella “giungla” e, grazie alla nostra capacità di orientamento da veri ciffo scout troviamo il punto di ristoro, una cascina isolata nella campagna, dove troviamo di tutto: insalata di riso, melone, anguria, brioches, caffè…Un oasi nel deserto! Pranzo buonissimo! Organizzazione perfetta!
Ben rifocillati riprendiamo la discesa. Aiuto, che rumore si sente? Ma è una rapidaaaa…..!!!!!!!!!!!!! Ne usciamo tutti indenni, ma dietro di noi una canadese imbarca acqua e va a fondo insieme al suo equipaggio, che imperterrito continua a remare come se bastasse a tenerli a galla. Niente da fare, alla fine si rovesciano. Un’altra fa la stessa fine. Tutti fermi a svuotare la barche, compresi noi.
Rimessi tutti in sesto si prosegue, tra calma piatta dove Sammy e Tiziana ci deliziano con le loro canzoni (in verità non ne possiamo più, basta!), e burrasca dove ci divertiamo come dei matti e dove Laura e Sandro sono bravissimi a manovrare la canadese. Tra un tratto e l’altro c’è anche molto da vedere lungo la riva…spiagge di naturisti che ci mostrano le loro “bellezze” al vento… Si sente Andrea che continua a rimproverare Tiziana: “dai, basta guardare!
A metà percorso ci fermiamo per un altro bagno rigenerante. Sammy prova pure il recupero con la corda. Sei contento Mauri? Mettiamo in pratica i tuoi insegnamenti! Dopo circa 22 km arriviamo quasi all’arrivo. Un’altra diga ci separa dall’ultimo km prima di sbarcare. Salutiamo gli altri che si fermano al rifugio per la notte. Trasbordiamo con le canoe al di là dello sbarramento e ci dirigiamo al camping. E mò? Dove sbarchiamo????? Qualcuno va da una parte, altri dall’altra per cercare la strada migliore, mentre io e Laura iniziamo e portare le canoe sul prato. Finalmente riusciamo a caricare le auto, ci cambiamo e ripartiamo. Però…che fame! Ci fermiamo a Galliate a mangiare qualcosa. Nella piazza principale c’è una festa…insomma festa….una tristezza immensa, con tre persone in croce. Optiamo per un aperitivone in un locale vicino.
E’ giunta l’ora di ritornare. Lasciamo Sammy a casa, e insieme a Sandro arriviamo al capannone a scaricare. Sono ormai le 22.30. Siamo stanchi ma felicissimi. E’ stata una giornata bellissima. Il fiume era spettacolare, la compagnia inutile dirlo fantastica! Ci siamo divertiti un casino!!!!!

Paola A. (in Ramella…o Paperamella)

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